Molti in Italia non se ne sono accorti, ma la musica trance ha dominato discoteche, radio e festival in buona parte del mondo per buona parte dell'attuale millennio.
I Sash! arrivarono a metà anni 90, nel pieno di quel periodo in cui non si sapeva bene se andava più l'eurodance o la trance. Per non rischiare, si inserirono prepotentemente nel mainstream con una sfilza di pezzi, con atmosfere troppo "paradisiache" per rientrare nell'eurodance ma anche basi troppo radiofoniche per essere trip sonori. E perciò le loro canzoni sono rimaste dei must per chi vuole viaggiarsela con la trance, ma senza spingersi in mondi troppo lontani. "For the moment I feel like we live in mysterious times", come dare torto al ritornello. Che peraltro stride molto col titolo dell'album in cui la canzone è contenuta, Life Goes On.
E ci risiamo. Non è dalla caliente e texana Dallas che provengono i Dallas Superstars, ma dalla leggermente più fredda Finlandia.
Paul Van Dyk feat. Vega 4 - Time Of Our Lives (2003)
System F - Spaceman (2003)
Ferry Corsten è di Rotterdam, fa parte degli assoluti pilastri della trance, adora innovarsi e vanta un ventaglio di collaborazioni che va da Vincent De Moor a Benny Benassi, passando per Simon Le Bon.
È proprio dalla trance che è partito quel mega fenomeno, attivo fino a qualche anno fa e con qualche strascico pure oggi, che ha fatto diventare la figura del dj come la nuova rockstar dal punto di vista del successo.
Tiesto, Armin Van Buuren, Paul Van Dyk sono stati i primi dj ad esibirsi davanti a numeri di pubblico degni di uno stadio, a presenziare ad eventi importanti, ad avere sponsor milionari. E la top 100 dei dj della rivista DjMag, che ci piaccia o no termometro dei gusti degli ascoltatori, per anni ha collocato diversi artisti trance nei primissimi 10 posti.
Tiesto, Armin Van Buuren, Paul Van Dyk sono stati i primi dj ad esibirsi davanti a numeri di pubblico degni di uno stadio, a presenziare ad eventi importanti, ad avere sponsor milionari. E la top 100 dei dj della rivista DjMag, che ci piaccia o no termometro dei gusti degli ascoltatori, per anni ha collocato diversi artisti trance nei primissimi 10 posti.
Con queste 25 canzoni ripercorreremo il pluriventennio che ha visto questo genere di musica dance nei cuori e negli stereo di tanti aficionados sparsi per il globo.
La playlist non ha la benché minima pretesa di raccontare la storia della musica trance, bensì più che altro di inquadrarne alcuni piccoli frammenti, tramite tracce che hanno, per un motivo o per l'altro, catturato l'attenzione del sottoscritto. Ovviamente non sono solo 25 le canzoni trance a piacermi, ma da qualcosa bisogna pur iniziare.
La playlist non ha la benché minima pretesa di raccontare la storia della musica trance, bensì più che altro di inquadrarne alcuni piccoli frammenti, tramite tracce che hanno, per un motivo o per l'altro, catturato l'attenzione del sottoscritto. Ovviamente non sono solo 25 le canzoni trance a piacermi, ma da qualcosa bisogna pur iniziare.
Brooklyn Bounce - The Real Bass (1997)
Non sono di Brooklyn, ma di Amburgo (in America ci marciarono per un po', su quest'equivoco) ed essendo concittadini degli Scooter devono rassegnarsi ad essere solo la seconda band più mattacchiona della metropoli tedesca.
I loro lavori degli anni 90 sono meno noti (oggi, perlomeno) ma non meno interessanti. The Real Bass è una hard trance che ti prende subito e non ti lascia più. Ad un certo punto ne venne fatta una versione più breve per le radio, e "attention, Brooklyn Bounce is taking over this club" venne sostituito con "is taking over MTV". Epico.
I loro lavori degli anni 90 sono meno noti (oggi, perlomeno) ma non meno interessanti. The Real Bass è una hard trance che ti prende subito e non ti lascia più. Ad un certo punto ne venne fatta una versione più breve per le radio, e "attention, Brooklyn Bounce is taking over this club" venne sostituito con "is taking over MTV". Epico.
Storm - Storm (1998)
I Jam & Spoon non sono solo considerati i padri della trance come la conosciamo oggi, ma sono tra gli artisti più ovvi da citare se parliamo di producer che sanno fare tutto. Sono partiti componendo album spaziali e viaggianti come Tripomatic Fairytales 2001 (così avanti da chiamarsi 2001 nel 1993), hanno spopolato con hit sofisticate come Right In The Night, e sono stati capaci di sfornare anche perfette bombe da radio come Be Angeled, che poi divenne emblematica nel 2006 quando fu suonata alla Love Parade in tributo a Spoon, deceduto qualche mese prima.
Negli anni si sono inventati anche un po' di pseudonimi per sperimentare altre sonorità ed altri pezzi, come questa Storm che ti resta tatuata nel cervello.
Negli anni si sono inventati anche un po' di pseudonimi per sperimentare altre sonorità ed altri pezzi, come questa Storm che ti resta tatuata nel cervello.
Sash! feat. Tina Cousins - Mysterious Times (1998)
I Sash! arrivarono a metà anni 90, nel pieno di quel periodo in cui non si sapeva bene se andava più l'eurodance o la trance. Per non rischiare, si inserirono prepotentemente nel mainstream con una sfilza di pezzi, con atmosfere troppo "paradisiache" per rientrare nell'eurodance ma anche basi troppo radiofoniche per essere trip sonori. E perciò le loro canzoni sono rimaste dei must per chi vuole viaggiarsela con la trance, ma senza spingersi in mondi troppo lontani. "For the moment I feel like we live in mysterious times", come dare torto al ritornello. Che peraltro stride molto col titolo dell'album in cui la canzone è contenuta, Life Goes On.
O forse si completano, chissà.
York - The Awakening (1998)
York - The Awakening (1998)
I tedeschi York non so che visione abbiano della vita, ma so che svegliarsi la mattina non è esattamente il momento più amato della giornata. Per chiamare "Il Risveglio" una canzone così dolce e spensierata, un po' ottimisti bisogna esserlo.
Il pezzo fu una hit indiscussa in Gran Bretagna. A causa della chitarra pizzicata, che ricorda la ben più celebre 9PM di ATB, è abbastanza automatico associarla a quest'ultima. Ed è un peccato, perché The Awakening porta queste sonorità a livelli di atmosfera ancora diversi. Possiamo dire che se il chitarrista Eric Johnson (quello di Cliffs Of Dover) facesse musica elettronica, avrebbe prodotto qualcosa di molto simile.
Gli York hanno poi collaborato con lo stesso ATB per un disco del 2000 chiamato The Fields Of Love. Neanche a dirlo, bellissimo.
Il pezzo fu una hit indiscussa in Gran Bretagna. A causa della chitarra pizzicata, che ricorda la ben più celebre 9PM di ATB, è abbastanza automatico associarla a quest'ultima. Ed è un peccato, perché The Awakening porta queste sonorità a livelli di atmosfera ancora diversi. Possiamo dire che se il chitarrista Eric Johnson (quello di Cliffs Of Dover) facesse musica elettronica, avrebbe prodotto qualcosa di molto simile.
Gli York hanno poi collaborato con lo stesso ATB per un disco del 2000 chiamato The Fields Of Love. Neanche a dirlo, bellissimo.
Sasha - Xpander (1999)
Parlare di Sasha in qualità di produttore trance è un po' come parlare di Michael Jordan in qualità di protagonista di Space Jam, ma ciò non toglie che uno dei dischi più riusciti di questo dj gallese sia un tripudio di suoni sognanti e paradisiaci, che ancora oggi fa la sua bella figura in dj set di un certo tipo, soprattutto nella ripartenza iniziale.
A causa dell'ottimo seguito che aveva la trance strumentale in quegli anni, ne esiste una versione di durata normale per le radio, ma quella estesa di 11 minuti sicuramente non vi annoierà.
A causa dell'ottimo seguito che aveva la trance strumentale in quegli anni, ne esiste una versione di durata normale per le radio, ma quella estesa di 11 minuti sicuramente non vi annoierà.
BT - Dreaming (1999)
"Niente parole, niente dialogo. Sognamo". Anche Bryan Transeau, dj americano, è riduttivo annoverarlo nella musica trance ma vabbè, ormai il danno è fatto. Le sue produzioni ti sorprendono passando da sound radiofonici ad elettronica più spinta e sofisticata, e come fa bene entrambe.
Nel background, suona molti strumenti. E in Love Comes Again di Tiesto è lui a co-produrre e cantare.
E che altro, vanta una presenza nel Guinness World Records, firme di colonne sonore di videogiochi nonché la musica tematica dell'area futuristica a Disneyland Shangai.
Ma in generale la sua creatività e la complessità dei suoi pezzi lo hanno sempre salvato dal diventare uno di quei mega superstars dj che conoscono tutti.
Nel background, suona molti strumenti. E in Love Comes Again di Tiesto è lui a co-produrre e cantare.
E che altro, vanta una presenza nel Guinness World Records, firme di colonne sonore di videogiochi nonché la musica tematica dell'area futuristica a Disneyland Shangai.
Ma in generale la sua creatività e la complessità dei suoi pezzi lo hanno sempre salvato dal diventare uno di quei mega superstars dj che conoscono tutti.
Angelic - It's My Turn (2000)
Di questi tempi è pericoloso parlare di un produttore dicendo "è una macchina da classifica". Chi ti legge potrebbe pensare ad un dj divo da jet privato e palestra tutti i giorni.
Non è il caso di Darren Tate, uno dei molti frutti della meritocrazia musicale inglese. It's My Turn, prodotta con Judge Jules e cantata dalla moglie di quest'ultimo, lo fece apparire nella top 20 britannica, e fu solo la prima volta (qualche mese dopo era di nuovo in classifica con un altro pseudonimo).
La canzone è molto bella, con una melodia che va esattamente dove tu vuoi che vada. La trance che ti aspetti così, e dev'essere così.
In Italia fu inserita nella compilation Deejay Parade Estate 2000 come ultimo brano, e la fecero inspiegabilmente durare meno di un minuto e mezzo (l'atmosfera comunque c'era, e ci vuole ben altro per toglierla ad una canzone del genere).
Non è il caso di Darren Tate, uno dei molti frutti della meritocrazia musicale inglese. It's My Turn, prodotta con Judge Jules e cantata dalla moglie di quest'ultimo, lo fece apparire nella top 20 britannica, e fu solo la prima volta (qualche mese dopo era di nuovo in classifica con un altro pseudonimo).
La canzone è molto bella, con una melodia che va esattamente dove tu vuoi che vada. La trance che ti aspetti così, e dev'essere così.
In Italia fu inserita nella compilation Deejay Parade Estate 2000 come ultimo brano, e la fecero inspiegabilmente durare meno di un minuto e mezzo (l'atmosfera comunque c'era, e ci vuole ben altro per toglierla ad una canzone del genere).
Chicane feat. Bryan Adams - Don't Give Up (2000)
Nel 2000 Nick Bracegirdle era già discretamente famoso sia al di qua che al di là della Manica, grazie ad alcuni anthem azzeccatissimi (Offshore ad Ibiza ancora se la ricordano) e ad un album irresistibile. Gli mancava giusto una canzone che lo catapultasse in cima alle classifiche pop e con Don't Give Up si tolse anche questo sfizio.
Effettivamente, se si unisce il sound classico di Chicane con la voce di Bryan Adams, re delle romanticate anni 80, poi si può pure chiedere a Madonna come si sta laggiù in seconda posizione (e non metaforicamente. In Gran Bretagna scalzò American Pie di Madonna dal numero uno).
La collaborazione tra dj e popstar diventerà sempre più usuale negli anni successivi del nuovo millennio, fino a renderci completamente indifferenti alla cosa. Una volta ci indignavamo di quanto la dance si fosse commercializzata, ora manco più quello.
Effettivamente, se si unisce il sound classico di Chicane con la voce di Bryan Adams, re delle romanticate anni 80, poi si può pure chiedere a Madonna come si sta laggiù in seconda posizione (e non metaforicamente. In Gran Bretagna scalzò American Pie di Madonna dal numero uno).
La collaborazione tra dj e popstar diventerà sempre più usuale negli anni successivi del nuovo millennio, fino a renderci completamente indifferenti alla cosa. Una volta ci indignavamo di quanto la dance si fosse commercializzata, ora manco più quello.
Alice Deejay - The Lonely One (2000)
Chi era capace di intendere e di volere nel 2001 magari si ricorda Grand Theft Auto 3. Tra le radio disponibili ce n'era una di genere trance, tal Rise FM, che mandava a rotazione cinque misconosciute canzoni dall'andamento spedito e adrenalinico (sì, solo cinque. Lo riscrivo per i più giovani ma sinceramente fatico a crederlo anch'io).
Gli Alice Deejay sono durati poco. Giusto il tempo di fare un'intramontabile canzone allegra e solare che conoscono anche i ratti, altre canzoni allegre e solari ma non intramontabili, e infine The Lonely One.
The Lonely One era più fredda e più nello stile uplifting della loro Olanda, infatti ebbe meno successo (per la loro popolarità, ciò significò comunque la top 20 inglese). Ecco, un'eventuale versione estesa di questa canzone non sarebbe stonata dentro la fittizia Rise FM.
Due membri degli Alice Deejay ora si chiamano Dash Berlin.
Gli Alice Deejay sono durati poco. Giusto il tempo di fare un'intramontabile canzone allegra e solare che conoscono anche i ratti, altre canzoni allegre e solari ma non intramontabili, e infine The Lonely One.
The Lonely One era più fredda e più nello stile uplifting della loro Olanda, infatti ebbe meno successo (per la loro popolarità, ciò significò comunque la top 20 inglese). Ecco, un'eventuale versione estesa di questa canzone non sarebbe stonata dentro la fittizia Rise FM.
Due membri degli Alice Deejay ora si chiamano Dash Berlin.
Y.O.M.C. - In My Mind (2001)
È un tedesco noto soprattutto per aver fatto una cover più dolce e viaggiante di Oasis dei Paragliders (in Italia ingiustamente nota come "Franchino - Magia"), aggiungendo ulteriormente valore ad un disco che si capiva avrebbe lasciato il segno già il giorno dell'uscita.
Correva il 2000. Negli anni successivi cercherà di avvicinarsi come potrà al suo miglior lavoro. In My Mind non è affatto male, ed è sicuramente più a rischio dimenticatoio. Cover anche questa (degli svedesi Antiloop, 1995) ma Y.O.M.C. ci aggiunge quel basso hard trance che poi uno non si ferma più.
Correva il 2000. Negli anni successivi cercherà di avvicinarsi come potrà al suo miglior lavoro. In My Mind non è affatto male, ed è sicuramente più a rischio dimenticatoio. Cover anche questa (degli svedesi Antiloop, 1995) ma Y.O.M.C. ci aggiunge quel basso hard trance che poi uno non si ferma più.
Deal - Maybe One Day (2001)
Lo inserisco un disco italiano in questa raccolta trance? Ma sì dai, anche per mera giustizia dato che la maggior parte dei lavori trance tricolore ha dovuto fare i conti con la ben più popolare (da noi) italodance stile Gigi D'Agostino e Prezioso. Niente di male, ma questo significò che i pezzi con appeal un po' più internazionale dovevano accontentarsi delle posizioni basse delle compilation (quella di Tam Tam Network peraltro commise un piccolo errore scrivendo "Maybe On Day" senza una e).
Il progetto Deal arrivava da un disco di successo chiamato Shine. Maybe One Day ebbe meno fortuna, nonostante la somiglianza con lo stile dei Fragma (o forse proprio per quello). Venne stampata anche in Germania e Canada, e apparve in alcune compilation giapponesi.
Il progetto Deal arrivava da un disco di successo chiamato Shine. Maybe One Day ebbe meno fortuna, nonostante la somiglianza con lo stile dei Fragma (o forse proprio per quello). Venne stampata anche in Germania e Canada, e apparve in alcune compilation giapponesi.
Dallas Superstars - Helium (2002)
E ci risiamo. Non è dalla caliente e texana Dallas che provengono i Dallas Superstars, ma dalla leggermente più fredda Finlandia.
Poche cose gasano come questa Helium. Un andamento talmente spedito che rende praticamente impossibile la stasi dell'ascoltatore. Funzionò anche nei club inglesi.
Sinceramente, siccome si parla di trance finlandese, volevo evitare il cliché di citare Darude. Non fosse che uno dei due Dallas Superstars, JS16, è in pratica colui a cui si deve il successo di Sandstorm.
Sinceramente, siccome si parla di trance finlandese, volevo evitare il cliché di citare Darude. Non fosse che uno dei due Dallas Superstars, JS16, è in pratica colui a cui si deve il successo di Sandstorm.
Paul Van Dyk feat. Vega 4 - Time Of Our Lives (2003)
C'è un tempo per questo e per quello, per cose serie e meno serie.
C'è un tempo in cui Van Dyk era il dj di Berlino Est che si procurava musica ai limiti del legale, un tempo in cui faceva impazzire il Tresor Club e il Gatecrasher di Manchester, un tempo in cui veniva citato tra i grandi della trance assieme a Tiesto e Armin Van Buuren (oggi, fra i tre, è quello che si è rassegnato meglio alla non eternità dei dj superstar) ed un tempo in cui faceva uscire pezzi come questo, trance molto pop-oriented, in cui persino la Pvd Club Mix (la versione migliore) appare incredibilmente radiofonica.
Ciò avvenne forse un po' in anticipo coi tempi, tanto è vero che quando anni dopo esplose la moda del pop-trance stile In The Dark di Tiesto, Paul pubblicò White Lies con relativo album, e le classifiche reagirono un po' meglio.
C'è un tempo in cui Van Dyk era il dj di Berlino Est che si procurava musica ai limiti del legale, un tempo in cui faceva impazzire il Tresor Club e il Gatecrasher di Manchester, un tempo in cui veniva citato tra i grandi della trance assieme a Tiesto e Armin Van Buuren (oggi, fra i tre, è quello che si è rassegnato meglio alla non eternità dei dj superstar) ed un tempo in cui faceva uscire pezzi come questo, trance molto pop-oriented, in cui persino la Pvd Club Mix (la versione migliore) appare incredibilmente radiofonica.
Ciò avvenne forse un po' in anticipo coi tempi, tanto è vero che quando anni dopo esplose la moda del pop-trance stile In The Dark di Tiesto, Paul pubblicò White Lies con relativo album, e le classifiche reagirono un po' meglio.
System F - Spaceman (2003)
Ferry Corsten è di Rotterdam, fa parte degli assoluti pilastri della trance, adora innovarsi e vanta un ventaglio di collaborazioni che va da Vincent De Moor a Benny Benassi, passando per Simon Le Bon.
System F è il suo pseudonimo più longevo, e con esso ha creato un'enormità di composizioni tra cui Spaceman: un pezzo nel suo puro stile viaggiante dei tempi d'oro, da brividi lungo la schiena.
Bello anche il remix di Matti Laamanen, che praticamente è un'altra canzone.
Bello anche il remix di Matti Laamanen, che praticamente è un'altra canzone.
Dj Sammy feat. Loona - Rise Again (2004)
Prendete quel vostro amico un po' scettico sul mondo della musica commerciale, che solitamente ripudierebbe qualsiasi pezzo mostri un minimo di dolcezza. Se rimane indifferente a Rise Again forse è scettico per davvero, oppure mente e cerca di distrarvi mentre annota il titolo sulle note del telefono.
Dj Sammy viene da Palma Di Maiorca, ed è autore di una delle due uniche canzoni trance che sono arrivate nella top ten americana (erano entrambe cover, ma tanto ci basta). Nello specifico, Heaven di Bryan Adams. Nel periodo che ne seguì, ancora coi riflettori puntati, ne approfittò per proporre anche qualcosa di suo. Lasciatevi trasportare.
La cantante è Loona, che a fine anni 90 era diventata celebre per alcune cover di brani dance in spagnolo. Indovinate in quale dei due generi rende meglio.
Come qualsiasi genere musicale che sia mai andato di moda, a un certo punto anche la trance subì un'influenza "radiofonica": canzoni orecchiabili, con testi riguardanti l'amore, adatte più alle radio che alle discoteche. I Lasgo però le facevano bene, e si capì soprattutto dopo la metà degli anni 2000, quando continuarono ad infiammare le discoteche (anzi, le radio) nonostante anche i big del genere avessero iniziato a seguire binari simili.
Dj Sammy viene da Palma Di Maiorca, ed è autore di una delle due uniche canzoni trance che sono arrivate nella top ten americana (erano entrambe cover, ma tanto ci basta). Nello specifico, Heaven di Bryan Adams. Nel periodo che ne seguì, ancora coi riflettori puntati, ne approfittò per proporre anche qualcosa di suo. Lasciatevi trasportare.
La cantante è Loona, che a fine anni 90 era diventata celebre per alcune cover di brani dance in spagnolo. Indovinate in quale dei due generi rende meglio.
The Thrillseekers - Newlife (2004)
È uno solo, a dispetto del nome. Si chiama Steve Helstrip ed è uno dei tanti talentuosi dj inglesi poco conosciuti oltre la Manica. Le sue melodie piacevolmente ripetitive sono il top durante un viaggio notturno in autostrada (e probabilmente se n'è accorto: i suoi 3 album-raccolte si chiamano tutti Nightmusic).
Newlife è degna di nota per i suoi omaggi, nemmeno troppo nascosti, ad Age Of Love e a Seven Days And One Week dei BBE, due tra i capisaldi della prima trance propriamente detta.
Newlife è degna di nota per i suoi omaggi, nemmeno troppo nascosti, ad Age Of Love e a Seven Days And One Week dei BBE, due tra i capisaldi della prima trance propriamente detta.
Gabriel & Dresden - Dangerous Power (2006)
Sono due californiani, molto attivi coi loro cognomi e con pseudonimi. Con questa Dangerous Power vinsero un International Dance Music Award a Miami.
La canzone è un continuo crescendo col bel vocal, fino all'arrivo dell'infinito ed ipnotico giro melodico finale.
Menzione speciale per "dangerous power between you and me", una perfetta definizione dell'amore in sei parole. Diversi cantanti pop ci hanno costruito carriere ventennali.
La canzone è un continuo crescendo col bel vocal, fino all'arrivo dell'infinito ed ipnotico giro melodico finale.
Menzione speciale per "dangerous power between you and me", una perfetta definizione dell'amore in sei parole. Diversi cantanti pop ci hanno costruito carriere ventennali.
Lasgo - Gone (2009)
Come qualsiasi genere musicale che sia mai andato di moda, a un certo punto anche la trance subì un'influenza "radiofonica": canzoni orecchiabili, con testi riguardanti l'amore, adatte più alle radio che alle discoteche. I Lasgo però le facevano bene, e si capì soprattutto dopo la metà degli anni 2000, quando continuarono ad infiammare le discoteche (anzi, le radio) nonostante anche i big del genere avessero iniziato a seguire binari simili.
Gone, che risente assolutamente del periodo hands-up in cui è uscita, è un urlo di una donna esasperata dalle menzogne del suo uomo, a metà tra il sarcastico e il rassegnato. Se non suonasse offensivo, si potrebbe considerare questo testo come il capostipite di quegli stati Facebook depressi tanto in voga da chi esterna qualsiasi suo sentimento online.
ATB feat. Melissa Loretta - If It's Love (2011)
Alex M.O.R.P.H. feat. Sylvia Tosun - Antara (The Circle) (2012)
Nel 2009 il dj tedesco Alex M.O.R.P.H. fa uscire Sunset Boulevard, e pensi che non potrà mai fare meglio di così. Due anni dopo esce An Angel's Love e caspita, ti sbagliavi. L'anno ancora successivo esce Antara (The Circle) e allora scusa, sei mejo te. Ogni volta che parte il bridge col synth sospeso e il cantato, ringrazio che esista la musica. La melodia ha molto in comune con Suru dei Super8 & Tab, (altro duo trance imperdibile) ma glielo si perdona.
La cantante è Sylvia Tosun, che ha all'attivo una discreta carriera solista ed è stata più volte prima in classifica nella dance chart americana.
Solo applausi. Chagall, dopo anni di successi hard trance con i Cosmic Gate, dopo anni in cui la trance si era ammorbidita costringendo anche i Cosmic Gate ad un cambio stile di conseguenza, dopo anni in cui la trance in generale passò di moda, e dopo una prima collaborazione con Jonathan Mendelsohn (This Moment) già difficile da eguagliare in bellezza, se ne esce con un pezzone simile.
ATB feat. Melissa Loretta - If It's Love (2011)
Andrè Tannenberger poteva fermarsi al primo album e all'indimenticabile 9PM, sarebbe stato ugualmente un genio. Invece no, ha voluto strafare. Giusto la cover di You're Not Alone non è memorabile, per il resto mai uno sbaglio.
Nell'album Distant Earth del 2011 c'è questa piccola chicca: lui che si inventa qualche synth rilassante e Melissa Loretta che canta "se questo è amore, sicuramente non avrai bisogno di cercare ancora". Una delle ballate elettroniche più belle degli ultimi anni.
(Sì, il 2011 per me rientra ancora negli ultimi anni, problemi?)
Gareth Emery & Ben Gold - Flash (2011)
Nonostante sia senz'altro figlio degli anni in cui la trance era ormai fenomeno di costume, la carriera di Emery ha avuto ottimi momenti: da Sanctuary a Concrete Angel, fino a Fight The Sunrise.
Nell'album Distant Earth del 2011 c'è questa piccola chicca: lui che si inventa qualche synth rilassante e Melissa Loretta che canta "se questo è amore, sicuramente non avrai bisogno di cercare ancora". Una delle ballate elettroniche più belle degli ultimi anni.
(Sì, il 2011 per me rientra ancora negli ultimi anni, problemi?)
Gareth Emery & Ben Gold - Flash (2011)
Nonostante sia senz'altro figlio degli anni in cui la trance era ormai fenomeno di costume, la carriera di Emery ha avuto ottimi momenti: da Sanctuary a Concrete Angel, fino a Fight The Sunrise.
Ben Gold è un ragazzo che in quel periodo lavorava sotto la label di Emery. Flash,
che hanno fatto insieme, apparve la prima volta in una compilation di
tale label nel 2011, e successivamente venne riproposta in altre
raccolte.
A qualche appassionato di poligoni e pixel magari ricorderà Space Invaders.
Protoculture feat. Shannon Hurley - Sun Gone Down (2011)
La canzone si fa amare sin da subito. Ma soprattutto c'è quest'emblematica frase su cui si regge tutto il testo: "every goodbye is a sun gone down"; una di quelle citazioni per cui esprimi ammirazione ancora prima di aver capito cosa significa, e soprattutto SE significa.
A qualche appassionato di poligoni e pixel magari ricorderà Space Invaders.
Protoculture feat. Shannon Hurley - Sun Gone Down (2011)
La canzone si fa amare sin da subito. Ma soprattutto c'è quest'emblematica frase su cui si regge tutto il testo: "every goodbye is a sun gone down"; una di quelle citazioni per cui esprimi ammirazione ancora prima di aver capito cosa significa, e soprattutto SE significa.
Quando
qualche estate fa spopolava Wake Me Up di Avicii, chiunque condivideva
"life's a game made for everyone, and love is the price".
Siamo lì.
Siamo lì.
Aly & Fila feat. Jwaydan - Coming Home (2012)
"La miglior canzone trance del 2011? We Control The Sunlight degli Aly & Fila, ovviamente! Ce lo chiediamo anche?".
Con queste (non testuali) parole, Armin Van Buuren decretò il Tune Of The Year 2011, nel suo programma radiofonico A State Of Trance. Effettivamente il pianoforte, e la voce di Jwaydan, sono belli davvero.
Coming Home invece è dell'anno dopo, presenta la stessa allegra brigata, ed è molto simile. Anzi meglio, perché è un perfezionamento e completa la precedente. Per il resto come descrivere uno dei vocal più sognanti che la trance ricordi? Posso citarvi le parole (stavolta testuali) del mio ex coinquilino: "credo che se esistessero i cori degli angeli, avrebbero un suono molto simile".
Above & Beyond feat. Richard Bedford - On My Way To Heaven (2012)
La cattiva notizia è che molte persone appassionate di rock, jazz e grandi della musica in generale storceranno il naso se definirò "capolavoro" una canzone elettronica. La buona notizia è che queste persone non mi avranno mai.
Il duo inglese Above & Beyond ci ha sempre abituati bene, ma questa è un capolavoro. Inizia quasi electro, raccoglie melodie dolci, violini e pianoforti come fossero frutti di bosco ed alla fine ritorna electro ma più melodica.
In tutto ciò Richard Bedford non smette mai di cantare, se avete presente.
Con queste (non testuali) parole, Armin Van Buuren decretò il Tune Of The Year 2011, nel suo programma radiofonico A State Of Trance. Effettivamente il pianoforte, e la voce di Jwaydan, sono belli davvero.
Coming Home invece è dell'anno dopo, presenta la stessa allegra brigata, ed è molto simile. Anzi meglio, perché è un perfezionamento e completa la precedente. Per il resto come descrivere uno dei vocal più sognanti che la trance ricordi? Posso citarvi le parole (stavolta testuali) del mio ex coinquilino: "credo che se esistessero i cori degli angeli, avrebbero un suono molto simile".
Above & Beyond feat. Richard Bedford - On My Way To Heaven (2012)
La cattiva notizia è che molte persone appassionate di rock, jazz e grandi della musica in generale storceranno il naso se definirò "capolavoro" una canzone elettronica. La buona notizia è che queste persone non mi avranno mai.
Il duo inglese Above & Beyond ci ha sempre abituati bene, ma questa è un capolavoro. Inizia quasi electro, raccoglie melodie dolci, violini e pianoforti come fossero frutti di bosco ed alla fine ritorna electro ma più melodica.
In tutto ciò Richard Bedford non smette mai di cantare, se avete presente.
Nel 2009 il dj tedesco Alex M.O.R.P.H. fa uscire Sunset Boulevard, e pensi che non potrà mai fare meglio di così. Due anni dopo esce An Angel's Love e caspita, ti sbagliavi. L'anno ancora successivo esce Antara (The Circle) e allora scusa, sei mejo te. Ogni volta che parte il bridge col synth sospeso e il cantato, ringrazio che esista la musica. La melodia ha molto in comune con Suru dei Super8 & Tab, (altro duo trance imperdibile) ma glielo si perdona.
La cantante è Sylvia Tosun, che ha all'attivo una discreta carriera solista ed è stata più volte prima in classifica nella dance chart americana.
Nic Chagall feat. Jonathan Mendelsohn - This Time (2015)
Solo applausi. Chagall, dopo anni di successi hard trance con i Cosmic Gate, dopo anni in cui la trance si era ammorbidita costringendo anche i Cosmic Gate ad un cambio stile di conseguenza, dopo anni in cui la trance in generale passò di moda, e dopo una prima collaborazione con Jonathan Mendelsohn (This Moment) già difficile da eguagliare in bellezza, se ne esce con un pezzone simile.
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