Lasciatemi sognare.
Iniziamo.
Ho cercato di immaginarmi un'ipotetica scaletta musicale che potremmo fare se fossimo i DJ ad una festa in cui si mettono su solo dischi rock, ed affini. Cosa si potrebbe ballare, da inizio a fine festa, da quando la gente arriva fino a quando va via. Con che dischi si potrebbe fare bella figura.
Di conseguenza, la playlist conta 20 pezzi in ordine crescente di intensità.
Ho cercato di tenermi su standard abbordabili ed apprezzabili da tutti. Non troverete Black Metal o i Cannibal Corpse, se ve lo state chiedendo.
Di conseguenza, la playlist conta 20 pezzi in ordine crescente di intensità.
Ho cercato di tenermi su standard abbordabili ed apprezzabili da tutti. Non troverete Black Metal o i Cannibal Corpse, se ve lo state chiedendo.
Sono consapevole che alcuni considerano degradante fare un dj set con canzoni rock, e che il rock andrebbe suonato. Ma invito queste persone ad alzare un attimo gli occhi al cielo: è arrivato l'elicottero del chissenefrega.
So anche che compilare playlist è un metodo stra-abusato e non sempre efficace, ma in tutta sincerità è un po' come quando arriva il nostro compleanno e lo festeggiamo solo come scusa per stare tutti assieme, che di solito siamo pieni di impegni. Ecco, la playlist è una scusa. Una scusa per condividere bella musica e magari collocarla in un locus amoenus immaginario, come una festa con gli invitati e i danzatori dai gusti un po' raffinati.
So anche che compilare playlist è un metodo stra-abusato e non sempre efficace, ma in tutta sincerità è un po' come quando arriva il nostro compleanno e lo festeggiamo solo come scusa per stare tutti assieme, che di solito siamo pieni di impegni. Ecco, la playlist è una scusa. Una scusa per condividere bella musica e magari collocarla in un locus amoenus immaginario, come una festa con gli invitati e i danzatori dai gusti un po' raffinati.
Come siamo conciati, ragazzi.
Definire "raffinati" i gusti di gente che chiede solamente due schitarrate, o ha un minimo di buongusto.
Definire "raffinati" i gusti di gente che chiede solamente due schitarrate, o ha un minimo di buongusto.
Iniziamo.
ALLMAN BROTHERS BAND - ONE WAY OUT
Certo, si potrebbe discutere se questo sia blues, rock, blues rock, country rock, western rock. Ma poi non lamentiamoci se chi scrive di musica viene visto malissimo dalla gente normale.
Una bellissima canzone di 5 minuti per iniziare a scaldare le piste da ballo molto esigenti, in quel momento in cui si sta ancora sorseggiando un bicchiere di vino, parlando dell'ultimo lavoro o dell'ultima auto comprata con le persone che non vedi da mesi.
La Allman Brothers Band è formata da molti talentuosi musicisti con a capo due fratelli, che vengono dalla Florida.
Una bellissima canzone di 5 minuti per iniziare a scaldare le piste da ballo molto esigenti, in quel momento in cui si sta ancora sorseggiando un bicchiere di vino, parlando dell'ultimo lavoro o dell'ultima auto comprata con le persone che non vedi da mesi.
La Allman Brothers Band è formata da molti talentuosi musicisti con a capo due fratelli, che vengono dalla Florida.
CALEXICO - UNDER THE WHEELS
Calexico è una città della California vicina al Messico, da qui la sincrasi del suo toponimo (stessa cosa Mexicali, appena oltre il confine), e proprio lei ha ispirato il nome di questa eccentrica band proveniente indovinate da dove!? Sbagliato, dall'Arizona.
Anche qui, cocktail di generi musicali difficile da seguire. Lo chiamano alternative country: fusione tra folk, western, jazz, elettronica, psichedelia e mi cascasse il naso se faccio ancora sti elenchi.
Sulle note di Under The Wheels, alla festa si sta ancora parlottando e sorseggiando alcool, ma i primi passi di danza in fase embrionale iniziano a concretizzarsi.
SONNY FISHER - ROCKABILLY TONIGHT
Anche qui, cocktail di generi musicali difficile da seguire. Lo chiamano alternative country: fusione tra folk, western, jazz, elettronica, psichedelia e mi cascasse il naso se faccio ancora sti elenchi.
Sulle note di Under The Wheels, alla festa si sta ancora parlottando e sorseggiando alcool, ma i primi passi di danza in fase embrionale iniziano a concretizzarsi.
SONNY FISHER - ROCKABILLY TONIGHT
Chiamarli "roba vecchia" non sta bene. Chiamarli "classici" può confondere. E allora chiamiamo "oldies" tutti quei brani di metà secolo scorso che durano meno di un messaggio vocale importante di WhatsApp. Sui virtuosismi musicali e sui "da da du da" del texano Sonny Fisher, qualche coppietta o gruppo di amici può iniziare a lanciarsi in pista e accennare timidamente a perdite di dignità. Del resto il titolo parla chiaro: sappiamo cosa ballare e quando. Non serve altro.
THE TRASHMEN - TUBE CITY
THE TRASHMEN - TUBE CITY
L'alcool non ha ancora preso il sopravvento sui fruitori della festa. Il momento è perciò ancora buono per mettere qualcosa di sofisticato, particolare. E si può provare con questa performance strumentale dei Trashmen (che no, non hanno fatto solo la povera Surfin' Bird, ormai stra-abusata dovunque). Si tratta di una colonna sonora puramente urbana, intervallata da suoni di treni di metropolitana in movimento. "Tube" è il soprannome della metro di Londra, ma non ci è dato sapere se ci si riferisca ad essa, anche perché la band è di Minneapolis. E alla fine, dato che il pezzo è bello e fa presa sul pubblico esigente, nemmeno ce ne importa.
ROD STEWART - TONIGHT I'M YOURS
È contenuta nello stesso album dove c'è la celebre Young Turks, e si sente fin troppo. Il buon Rod si era staccato dalla sua band precedente, i Faces, e si era fatto un nome da solista con un gran bel faccino e una pletora di pezzi soft rock e new wave davvero gradevoli.
Sulle note di Tonight I'm Yours, dal titolo profetico per i ragazzi che sperano di concludere qualcosa alla festa, si riduce ulteriormente l'inerzia generale. E le persone depresse sono sempre meno cosa accetta.
Sulle note di Tonight I'm Yours, dal titolo profetico per i ragazzi che sperano di concludere qualcosa alla festa, si riduce ulteriormente l'inerzia generale. E le persone depresse sono sempre meno cosa accetta.
SPIRIT - I GOT A LINE ON YOU
Come un essere umano possa concepire un pezzo così travolgente in meno di tre minuti mi è tuttora ignoto. Gli Spirit, che i non addetti ai lavori potrebbero aver sentito nominare per le accuse di plagio ai Led Zeppelin, hanno come pezzo più celebre un'autentica figata che ti fa venire voglia di mettere su una band solo per eseguirne una cover, far ballare tutti ed andartene tra gli applausi del mondo.
L'attacco westcoast crescente è una garanzia se si parla di movenze scatenate. Qui si inizia a sudare, bitches.
L'attacco westcoast crescente è una garanzia se si parla di movenze scatenate. Qui si inizia a sudare, bitches.
SOLEDAD BROTHERS - GOIN' BACK TO MEMPHIS
Per riprenderci dopo la canzone precedente abbiamo bisogno di diminuire la velocità, ma non l'energia.
Niente di meglio di un pezzone rock americano, che trasuda pulled pork e salsa barbecue da ogni nota. Dal sound sembra un brano storico, in realtà è solo del 2002 (che inizia ad essere lontano anche lui, neh) ed è un'invenzione di questa sottovalutatissima band dell'Ohio, che ha lavorato anche con i White Stripes.
Di Goin' Back To Memphis esiste una sola versione, registrata dal vivo in un bar di Detroit non più esistente.
Niente di meglio di un pezzone rock americano, che trasuda pulled pork e salsa barbecue da ogni nota. Dal sound sembra un brano storico, in realtà è solo del 2002 (che inizia ad essere lontano anche lui, neh) ed è un'invenzione di questa sottovalutatissima band dell'Ohio, che ha lavorato anche con i White Stripes.
Di Goin' Back To Memphis esiste una sola versione, registrata dal vivo in un bar di Detroit non più esistente.
BOZ SCAGGS - LIDO SHUFFLE
Un pezzo on the road con qualche sfumatura jazz, per un'overdose di spensieratezza. Il chitarrista americano Boz Scaggs che canta un ritornello a fortissimo rischio memorizzazione e maestrie con gli strumenti musicali, fanno da colonna sonora ai primi veri zompettii senza la minima vergogna, e la sensazione a quelli rimasti sobri di essere fuori luogo.
Scaggs ha dichiarato di aver scritto Lido Shuffle pensando ad una canzone di Fats Domino, quello della celebre Shake, Rattle & Roll (che dovete per forza mettere ad una festa così. È sottinteso).
Scaggs ha dichiarato di aver scritto Lido Shuffle pensando ad una canzone di Fats Domino, quello della celebre Shake, Rattle & Roll (che dovete per forza mettere ad una festa così. È sottinteso).
LITTLE FEAT - TEXAS TWISTER
C'è spazio per un ultimo assaggio di America profonda prima di avvicinarsi alla seconda parte della festa. Ma poco da scherzare: per reggere i quasi 5 minuti di Texas Twister ci vuole allenamento, tra giochi e assoli di chitarra di una band che vantava tra i suoi fan anche i Led Zeppelin e i Rolling Stones.
Può capitare che qualcuno, per aumentare l'atmosfera un po' texana, ordini un giro di whisky o di tequila, prima di ri-lanciarsi nelle danze. E in tal caso le responsabilità me le assumo fino ad un certo punto.
Può capitare che qualcuno, per aumentare l'atmosfera un po' texana, ordini un giro di whisky o di tequila, prima di ri-lanciarsi nelle danze. E in tal caso le responsabilità me le assumo fino ad un certo punto.
ERIC JOHNSON - RIGHTEOUS
Sembra capitato in questa lista per caso Eric Johnson, abilissimo chitarrista che con le sue fusioni tra rock e jazz è capace di evocare atmosfere piene di fascino, ad esempio un lungomare al mattino con il vento marino imperversante. Chi si è cimentato con la chitarra (o con Guitar Hero...) conoscerà sicuramente Cliffs Of Dover, la sua composizione più famosa.
Nello stesso album troviamo Righteous, molto spedita ed estiva, che farà muovere i danzatori di qua, e di là. Prima di qua, e poi di là.
L'ideale per entrare furtivamente in quella parte di festa dove rimanere fermi diventa davvero un'impresa.
Nello stesso album troviamo Righteous, molto spedita ed estiva, che farà muovere i danzatori di qua, e di là. Prima di qua, e poi di là.
L'ideale per entrare furtivamente in quella parte di festa dove rimanere fermi diventa davvero un'impresa.
SHENANDOAH - CAN'T BUY ME LOVE
Per far volteggiare le coppiette in un ballo sfrenato non c'è niente di meglio della cover dei Beatles ad opera di questa country band dell'Alabama. 2 minuti e mezzo per scatenarsi come non mai. E se coi soldi non ci compri l'amore, ci compri l'ennesimo Long Island della serata. È il momento di far rimpiangere ai pochissimi ancora sobri di essere venuti in macchina.
CHRIS REA - LET'S DANCE
In realtà nessuna canzone dal titolo Let's Dance lascerà mai ferma una pista, naturalmente. Nè quella di David Bowie nè quella di Chris Montez. Per un soft rock carico di allegria e un'atmosfera squisitamente anni 80 si può però optare per quella di Chris Rea. Ne esistono due versioni: quella più famosa e più spedita è uscita nel 1988, ed è proprio quella che ci serve. Anche l'album in cui è contenuta, Dancing With Strangers, ha un titolo più che mai adatto per la serata.
THE B-52S - COSMIC THING
Nel caso abbiate intenzione di lamentarvi perché sto continuando a citare l'alcool e l'ubriacarsi (stiamo parlando di una festa. La vedo dura scrivere "e con questa canzone, inizieranno tutti a parlare di fisica quantistica") sappiate che hanno incominciato loro. Ad esempio le band che hanno lo stesso nome di un cocktail.
Qui abbiamo una zompettata di 4 minuti in cui le voci maschili e femminili cantano, si sovrappongono, si completano, fanno botta e risposta. Che in realtà è un marchio di fabbrica dei B-52s in toto.
Qui abbiamo una zompettata di 4 minuti in cui le voci maschili e femminili cantano, si sovrappongono, si completano, fanno botta e risposta. Che in realtà è un marchio di fabbrica dei B-52s in toto.
THE LEMONHEADS - DOWN ABOUT IT
A questo punto tu non puoi fermarti più (cit.). I Lemonheads hanno tutti i pregi delle band simil-rock anni 2000 tipo Blink 182, Simple Plan o Sum 41, senza però averne i difetti.
L'atmosfera allegra da college americano la trovate anche qui, ma ad una qualità superiore e soprattutto senza sputtanamenti e fan che li trattano come i nuovi King Crimson.
Down About It è veloce più o meno quanto il pezzo di prima, ma si fa sempre più remota l'idea di tenere un minimo a bada la pista (e perché mai, dovremmo tenerla a bada?).
L'atmosfera allegra da college americano la trovate anche qui, ma ad una qualità superiore e soprattutto senza sputtanamenti e fan che li trattano come i nuovi King Crimson.
Down About It è veloce più o meno quanto il pezzo di prima, ma si fa sempre più remota l'idea di tenere un minimo a bada la pista (e perché mai, dovremmo tenerla a bada?).
IKE & TINA TURNER - WE NEED AN UNDERSTANDING
Non tutte le canzoni con più di 50 anni sul groppone possono reggere i danzatori in fermento a questo punto della festa.
Ma con questo rockettone del '68 come sottofondo le coppie ricominceranno a ballare forsennatamente, trascurando il fatto che le prime parole del testo sono "ti ho spezzato il cuore e ti ho fatto piangere".
E se la memoria non mi imbroglia, nemmeno tra Ike e Tina è finita troppo bene.
Ma con questo rockettone del '68 come sottofondo le coppie ricominceranno a ballare forsennatamente, trascurando il fatto che le prime parole del testo sono "ti ho spezzato il cuore e ti ho fatto piangere".
E se la memoria non mi imbroglia, nemmeno tra Ike e Tina è finita troppo bene.
ELTON JOHN - SATURDAY NIGHT'S ALRIGHT FOR FIGHTING
Con buona pace dei rocker più integralisti, la discografia di Elton è costellata di portenti adrenalinici tutti da ballare. Da I'm Still Standing a All The Young Girls Love Alice, passando per The Bitch Is Back con cui apre tutti i suoi concerti oltre al suo recentissimo film-musical.
Ma Saturday Night's Alright For Fighting è senz'altro la più famosa tra tutte (Crocodile Rock sembra la canzone dei Barbapapà a confronto) e se non siete di madrelingua inglese vi sarà più facile dimenticare che parla di quanto sia bello fare a botte il sabato sera. A proposito, ma è una cosa così comune nei pub inglesi?
Ma Saturday Night's Alright For Fighting è senz'altro la più famosa tra tutte (Crocodile Rock sembra la canzone dei Barbapapà a confronto) e se non siete di madrelingua inglese vi sarà più facile dimenticare che parla di quanto sia bello fare a botte il sabato sera. A proposito, ma è una cosa così comune nei pub inglesi?
JOE SATRIANI - ENERGY
La prima traccia di uno dei più recenti album del celebre chitarrista italo-americano (maestro, tra gli altri, di Steve Vai) apre l'ultima porzione di festa in cui si può finalmente concretizzare il pogo. La destrezza nello strumento a corde da parte di Giuseppe Satriani (così lui si auto-chiamò quando fece il primo concerto in Italia) regalerà tre minuti di non-stop dancing.
In realtà gli stop ci sono: pochi secondi di virtuosismi con la chitarra, miele per l'udito, giusto per ricaricarsi un po' e far ripartire la baraonda di carne.
In realtà gli stop ci sono: pochi secondi di virtuosismi con la chitarra, miele per l'udito, giusto per ricaricarsi un po' e far ripartire la baraonda di carne.
FOO FIGHTERS - TIMES LIKE THESE
Sono sicuramente finiti gli anni d'oro del Grunge di Seattle. Beviamo e balliamo tutti assieme per dimenticarcene, dal momento che la band dell'ex Nirvana Dave Grohl ha diversi assi nella manica se si tratta di perdere la ragione a ritmo di rock. Ammesso che arrivati a questo punto della festa ci sia ancora ragione da perdere: la gente non la fermi più, tutti ballano e pogano animatamente, qualcuno è salito sui tavolini per dare spettacolo, l'alcol per l'ultima spinta d'ebbrezza scorre a fiumi. Se domani avete un lavoro, sperate che non richieda gambe, spalle o cervello.
THE DARKNESS - OPEN FIRE
Il delirio più totale (semicit.). Il dancefloor esplode, le gambe si muovono da sole, il terreno trema a causa della gente che salta, i poghi assumono dimensioni stellari, chi ha ancora un drink in mano lo tracanna per non perdersi un istante di tutto ciò. A questo punto, un lavoro sperate di non avercelo proprio.
I Darkness io me li ricordo a inizio millennio: un'onestissima rock band con simpatie per gruppi storici. Ci regalarono una manciata di canzoni, allegre e solari, e buone per lo stereo dell'auto mentre si corre in statale. Fa piacere vederli anni dopo, sul pezzo, su questa lista.
I Darkness io me li ricordo a inizio millennio: un'onestissima rock band con simpatie per gruppi storici. Ci regalarono una manciata di canzoni, allegre e solari, e buone per lo stereo dell'auto mentre si corre in statale. Fa piacere vederli anni dopo, sul pezzo, su questa lista.
MICHAEL MONROE - TRICK OF THE WRIST
Ultima frontiera. Ultimo grado della scala Richter. Dalla Finlandia, questa landa nordica dove rock e metal sono pane quotidiano (beati, beatissimi loro) ci arriva una bomba di due minuti e mezzo ad opera di Michael Monroe, ex leader degli Hanoi Rocks. Siamo arrivati al punto della festa in cui, sfiniti dalla canzone precedente, gli invitati meditano di andare a casa ma continuando a sentire musica coinvolgente ballano con gli ultimi grammi di forze, annientandosi voce e capacità motorie.
Se volete strafare e prolungare un po' il delirio (tanto ormai minuto più, minuto meno) c'è una canzone simile un po' più vecchia, Riot Act degli Skid Row, con cui potrete effettuare un abile mix con un trucco del vostro polso. "TRICK! TRICK! TRICK OF THE WRIST!"
Se volete strafare e prolungare un po' il delirio (tanto ormai minuto più, minuto meno) c'è una canzone simile un po' più vecchia, Riot Act degli Skid Row, con cui potrete effettuare un abile mix con un trucco del vostro polso. "TRICK! TRICK! TRICK OF THE WRIST!"
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